Frittata o omelette ?

Da quando sono in Marocco ho mangiato spesso ottime omelette. E siccome usare più sensi insieme stimola l’attività cerebrale, ho riflettuto un po’ sul rapporto fra l’omelette e la frittata.

Secondo Martino Ragusa, uno dei miei numi tutelari in cucina:

La differenza fondamentale dalla frittata è che non va girata, ma cotta da una sola parte e poi ripiegata su se stessa, una sola volta, a raviolo, o due volte, a sigaro.

Le omelettes possono essere dolci, servite come dessert o merenda, o salate. La guarnizione può essere incorporata alle uova oppure costituire una farcitura. Importante è la padella, che deve essere o la lionese classica di ferro da usare solo per le frittate, oppure, più attualmente, di alluminio con copertura in antiaderente, il manico lungo e i bordi svasati.

In genere si calcolano 3 uova per ogni omelette da dividere in due persone. Personalmente, preferisco portare a tavola omelettes individuali, usando due uova piccole per ogni omelette.

Le uova vanno rotte in una ciotola grande e sbattute con una forchetta. Il movimento della forchetta deve essere ampio e la sbattitura incompleta. L’emulsione tra albume e tuorlo, cioè, deve essere imperfetta, con striature di bianco e di rosso ancora visibili e separate tra loro. Solo così si ottiene una omelette corposa e gonfia al punto giusto. Se l’omelette sarà salata, durante la sbattitura si unirà un pizzico di sale e uno di pepe. Se la guarnizione sarà incorporata (per esempio erbe fini) verrà unita alle uova in questa fase. Se invece l’omelette sarà dolce, si unirà zucchero. Per un’omelette di 2 uova usate una padella del tipo descritto e del diametro di circa 20 cm alla base (24 al bordo). Mettete nella padella 10 g di burro e fatelo fondere finché non accenna a diventare rosso, fatelo scivolare su tutto il fondo della padella e versate le uova sbattute (…)

Ma – al di là della preparazione – fra omelette e frittata mi pare ci sia una differenza, si potrebbe dire, di status. La frittata è un piatto casalingo (sempre meno utilizzato), economico: poco considerato dalla ristorazione. L’omelette invece ha una sua dignità di piatto quasi raffinato, semplice ma non banale: riconosciuto, in quanto tale, dalla ristorazione.

Detto questo bisogna riconoscere che una buona frittata di cipolle, di zucchini, un bel tortino di carciofi… giusto un anno fa facevo l’elogio della frittata.

Questa voce è stata pubblicata in varia. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento